sabato 19 agosto 2023


 
Nancy Loan non esiste, ovvero: 
 la credibilità di un critico.

"Nel mondo dell'arte tutto può essere vero ma anche verosimile e sempre e in ogni caso  soggettivo". 

(LAR)

Racconterò del triste caso di un pittore o pittrice (fate voi) che aveva tra i suoi contatti FB diversi critici d'arte. Tra costoro ve ne era una particolarmente vivace spumeggiante e parecchio sgomitante. Neo laureata in storia dell'arte, neo scrittrice della vita e delle opere di un grandissimo pittore del passato, neo organizzatrice di eventi culturali. Ma si sa, a un neo laureto basta la convinzione e può osare tutto. 


Ma torniamo al pittore/pittrice, un povero/a tapino/a, fluido come è usanza in quest'epoca di nebbie: il poveretto/a si cimentava tra pittura con varie tecniche e l'acquerello credendo che lavorare seriamente, studiare, esercitarsi, cercare di avere rigore nel rispetto di proporzioni e prospettive e tutto quello che  egli credeva si richiedesse ad un pittore/trice degno di questo nome potesse un giorno procurargli qualche piccolo riconoscimento o apprezzamento, ma non ne era sicuro/a e non lo pretendeva. E proprio per questo ogni like di un addetto ai lavori era contanto e ritenuto importante e prezioso. Ma niente da fare. La critica d'arte neo laureata neo scrittrice neo tutto tranne che per la congenita convinzione non se lo/la filava affatto, tranne che per invitarlo/la ai suoi già numerosi eventi e per cercare di rifilargli una copia del suo tomo fresco di stampa. Passò diverso tempo durante il quale il pittore/trice oltre a studiare disegno ecc...ecc... cominciò ad osservare anche "gli addetti ai lavori", cioè i critici, i galleristi, i bloggher, gli organizzatori di mostre e tutto l'ambaradan che ruotava come una galassia intorno al sole dell'arte non esclusi gli innumerevoli artisti. Un vero caravan serraglio di personaggi assortiti improbabili e improponibili ma con le classiche, per fortuna, poche eccezioni. 

Un giorno il nostro pittore/trice attanagliato da dubbi e interrogativi decise di mettere in atto un esperimento scientifico/psicologico/commerciale e allo stesso tempo un tiro mancino, o come si usava dire in passato, uno scherzo da prete, e vedere quale pesciolino abboccava all'amo. 

Un bel pomeriggio prese un pennello intinto di acqua e colore  lo sbatacchiò  su un foglio realizzando un acquerello e lo firmò "Nancy Loan, in data 1974, americana"

E i pesciolini abboccarono! Ma quale in particolare? Ovviamente lei, la neo tutto tranne che per la convinzione di intendersi d'arte e artisti in modo sopraffino. Si sperticò in lodi e chiese di potere vedere altri lavori...l'accontenò. In una mezz'oretta buttò sui fogli 4 o 5 scarabocchi. La tizia andò in visibilio e voleva addirittura sperne di più e ottenere un contatto diretto con la yankee!

A quel punto Nancy Loan , amica con il pittrore/trice e con nessun altro contatto in Italia se non con lui/lei si dileguò e con essa anche il "contatto" su FB della critica esperta fu eliminato. 

Il nostro pittore/trice capì che era stato/a troppo ingenuo/a e che aveva scambiato per persone serie e preparate chi si autoprofessava esperto/intenditore/valutatore/scopritore e invece era solo un arrampicatore che cerca di farsi un nome e una reputazione e possibilmente anche un lavoro e poco importano le basi fragili o improvvisate. Mortificato/a e deluso/a diede una ridimensionata alle varie figure e anche alle sua creduloneria. 

In tutta questa storia solo due cose sono certe 

1- Nancy Loan acquarellista non esiste 

2- il pittore/trice ha messo i piedi per terra. 

Alba R. La Mantia








 

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